Artigli

Regia: John Mcpherson
Nazione: U.S.A.
Anno: 1991

TRAMA

Una famigliola felice si trasferisce in una nuova casa in un isolatissimo paesino immerso nel verde. La casa è bellissima, e la scelta di comprarla sembra essere stata ottima, ma i coniugi non hanno fatto i conti con gli inquilini abusivi che non vogliono lasciare la vecchia abitazione... dei gatti molto, molto territoriali.

RECENSIONE

Per tutti voi che non sopportate i gatti e che avete sempre guardato con sospetto l'obeso felino di vostra nonna ecco il film che fa per voi: Artigli! Prodotto nel lontano 1991, questo film diretto da John Mcperson, dimostra di avere quello che solo alcuni veri film horror hanno: una trama degna di questo nome. Peccato che i cattivi siano dei mici dagli occhioni languidi... durante la visione vi accorgerete con piacere che la storia è scorrevole, i personaggi incredibilmente sensati e le loro azioni dettate dalla necessità che il momento richiede, non improbabili situazioni in cui si fanno improbabili cose del tutto fuori tema. Certo, per quanto non sia la più comune delle situazioni trovarsi circondati da gatti psicopatici. Ma la tipica famigliola felice è rappresentata benissimo, niente di forzato o di ripetitivo anche se riprende il classico madre-padre-figlia in una nuova casa; in questo caso però non si trasferiscono perchè
-vogliono cambiare aria e non hanno alle spalle omicidi/suicidi o killer sulle loro tracce;
-si sono appena sposati e hanno trovato una enorme villa al costo di una stanza in un monastero in Tibet;
-gli serve un pretesto per fare il film.
No, qui comprano casa in un quasi nullo nullo paese nel verde perchè vogliono che la figlia cresca in un posto pulito e sano, che non sia la città dove loro hanno sempre vissuto. Solo questo dettaglio più che logico fa alzare di livello la pellicola, e non è l'unico con un senso giustificato, tutt'altro. Viene prestata un'attenzione particolare ai dettagli, quasi maniacale alle loro azioni, meticolosamente calcolate, ogni cosa viene studiata in funzione della storia, non semplicemente gettata alla rinfusa nel calderone di riprese, no. Il risultato è che i personaggi funzionano, ed alla grande anche. Coniugi che si amano e litigano, si divertono e fanno quello che fanno per la loro bambina, e udite udite, prima volta in un film horror, un attore/attrice da 0 a 5 anni si comporta come un normale bambino, senza parlare con voce alterata, vomitare acido, muovere oggetti, avere contatti con il mostro in questione o sapere tutto quello che succederà... qui in Artigli, la bambina si comporterà come una banalissima bambina della sua età, come è giusto che sia, piangendo se spaventata ed essendo totalmente in balia delle azioni della madre che ne è responsabile. Questo significa scrivere la sceneggiatura pensando, non fumando o sniffando roba scadente! Certo, i cattivi del film sono dei pulciosi felini, che con il loro aspetto tenero e coccoloso ti faranno abbassare la guardia per poi graffiarti a tradimento...infami per natura, al regista non devono piacere molto i gatti, qualcosa lo lascia intendere. E neanche si può gridare al soprannaturale questa volta, dando la colpa delle morti a feroci e sempre demoniaci esseri. No, questi gatti sono semplici animali con un leader iperterritoriale e aggressivo, un grosso gattone dal pelo stropicciato che soffia e graffia per tutto il film. Si fa odiare, facendo montare la bile per la voglia che si avrebbe di tirargli un calcione e segnare un fuori-campo, ma più che altro viene da pensare: sono dei gatti, dannazione! Mettete in moto un'automobile e loro per chiara e testata logica felina dovranno passare necessariamente davanti quando partirete! E' risaputo! Pestategli la coda, lanciateli contro il muro, prendeteli a calci insomma..fateli sloggiare. Non me ne vogliano gli amanti dei gatti ma in una situazione come quella del film sarebbe stata una cosa logica...anche se dopotutto, i protagonisti si comportano relativamente bene anche senza causare danni fisici ai malefici animali, altrimenti il wwf avrebbe sicuramente bloccato le riprese. Anche se un pò più di violenza forse ci sarebbe stata bene. Diciamolo, non sarà il film con il tema più originale del mondo, ma meriterebbe un tentativo per l'attenzione prestata alla sceneggiatura oltre che per una regia niente male. La cat-cam dal punto di vista del felino in movimento è una trovata simpatica anche se dopo Raimi in Evil Dead è stra-abusata e ultimamente con scarsissimo effetto. C'è poco da dire alla fine, non ha grandi difetti così come non ha grandi pregi, a parte una sceneggiatura degna di questo nome. Non fa fare risate, e neanche spaventa. In definitiva un tranquillo film horror per una serata con gli amici, meglio se con qualcuno gattofilo mentre voi beatamente carezzate la testa al vostro bulldog, felice come una pasqua per la fine dei gatti.
In questo film potrete dare forma a tutti i vostri sospetti riguardo il gattone non castrato della vostra fidanzata che vi guarda minaccioso ogni volta che andate a trovarla. La vostra fidanzata non potrà più dire che siete paranoici e dovrà scegliere: o voi in casa... o il gatto fuori.
Voto: 6
(John Smith)