Insidious

Regia: James Wan
Cast: Patrick Wilson, Rose Byrne, Ty Simpkins, Lin Shaye, Barbara Hershey
Produzione: USA
Anno: 2010
Durata: 102 minuti

TRAMA

I coniugi Lambert si trasferiscono in una nuova villa con i loro tre figli. La casa è spaziosa e all'inizio tutto fila alla perfezione fino a quando uno dei figli, Dalton, cade da una scaletta in soffitta. All'apparenza sembra non aver subito nessun danno solo che il mattino seguente, al momento della sveglia...

RECENSIONE

I fan dell'orrore attendevano il nuovo film di James Wan, regista malese del primo (bel) capitolo dell'ultra-sfruttato personaggio dell'enigmista Jigsaw. Se poi aggiungiamo che il produttore è Oren Peli, regista dell'ormai cult "Paranormal Activity", c'è una remota speranza di provare qualche brivido autentico.
Come al solito, cercare qualcosa di originale nel campo dell'horror sta diventando una cosa quasi impossibile e anche questo "Insidious" 'pecca' di andare a raccogliere informazioni qua e là, da film vecchi o recenti che siano. Abbiamo una trama che prende spunto da "Poltegeist", elementi da "Paranormal Activity" (vedasi appunto chi è il produttore del film) e una scena che ricorda molto "Drag Me To Hell" di Raimi.
Ma ci sta. E' un po' come fare un western e dire che assomiglia ad un film di Peckinpah perchè ci sono i cavalli, i cowboy e le rivoltelle. Sfido chiunque, nel 2011, dopo migliaia di horror, a trovare una trama completamente originale senza attingere da qualcosa di già fatto. Ma la bravura non sta soltanto nello scegliere gli ingredienti più ricercati per mostrare qualcosa di nuovo perchè come dicevo poco fa, l'originalità è diventata merce più unica che rara, se si vuole fare una buona torta, il trucco è anche saperli dosare.
Questo è quello che succede in "Insidious". Soliti ingredienti ma miscelati con cura.
Nella prima parte ci viene presentata una trama ai limiti della banalità. Famiglia che si trasferisce in una casa nuova enorme, prime avvisaglie di presenze paranormali e bambino che si comporta in maniera strana. C'è tensione nell'aria, ma si teme il peggio, ovvero che tutto scada, come spesso accade, in un ordinario film di fantasmi di serie B.
Invece no. Dopo venti minuti c'è il primo colpo che non ti aspetti che dà una svolta diversa alla trama. Non vi dirò di più per non rovinare la storia.
Da qui in poi gli spaventi si sprecano. Alcune sequenze sono degne di entrare nell'immaginario horror, una su tutte quella in cui la madre di Josh racconta il sogno avuto la notte precedente. Non si tratta di spaventi casuali e messi lì apposta per far saltare lo spettatore sulla poltrona, ma sono accompagnati da una giusta dose di tensione e da una colonna sonora coi fiocchi.
Nella seconda parte, invece il film entra in un terreno minato con l'intervento dei medium e questa è la parte più altalenante, nella quale la trama rischia scivoloni nel ridicolo involontario. E' anche la parte che potrebbe ricevere maggiori critiche visto l'evidente aspetto caricaturiale. Ci dipinge un inferno imperfetto e un po' pasticciato nel quale sono abilmente nascosti nel buio i difetti. Alcuni sorrideranno davanti a questa rappresentazione, altri troveranno materializzate le loro paure.
La fantasia dei creatori nella rappresentazione è comunque ammirevole, tenendo anche in considerazione il "basso" budget della pellicola.
Una curiosità conclusiva: in una scena ambientata in un'aula scolastica, si può vedere disegnato sulla lavagna il pupazzo utilizzato nella saga di Saw.
Voto: 7
(Andrea Costantini)