Pathology

Regia: Marc Schoelermann
Cast: Milo Ventimiglia, Michael Weston, Alyssa Milano, Lauren Lee Smith, Johnny Whitworth, John de Lancie, Mei Melançon, Keir O'Donnell, Dan Callahan, Larry Drake, Med Abrous, Alan Blumenfeld, Gary Buckner, Jeb Burris
Nnazione: Usa
Anno: 2008
Durata: 93 minuti

TRAMA

Ted riesce ad entrare in una ambitissima scuola di specializzazione in medicina. Là fa subito la conoscenza di alcuni tra i più brillanti studenti di patologia, che lo introducono all'interno del loro esclusivo gruppo di giocatori. Il gioco che li impegna consiste nell'ideare il delitto perfetto.

RECENSIONE

Immaginate il lato più impensabile e oscuro di ER. L'altra faccia di quegli amabili medici, disposti al sacrificio e alle nottate, pur di salvare una sola vita umana.
Già dai titoli di testa è appunto quello il riferimento che viene in mente. Subito dopo la storia pare virare verso una normale competizione tra allievi di un college esclusivo. E alla fine siamo più dalle parti di Frankenstein. Solo che questi qui la vita non la vogliono infondere nei corpi inanimati. Proprio no. Questi vogliono rendere inanimati dei corpi vitali, che senza il loro intervento avrebbero continuato ad esser vivi, senza finire in prigione per questo. Divertente vero? No, certo che non lo è, ma gli studenti di un'esclusiva scuola di medicina devono pur passare il tempo, e vincere la noia di sentirsi un dio. E come lui decidono non solo di falciare a caso delle vite umane, che per la verità avrebbero giurato di preservare, ma addirittura di fare una gara per stabilire chi è il più bravo a non farsi scoprire dagli altri patologi. Detto questo resta poco altro. Il racconto scivola tra divertenti autopsie e party esclusivi con lettino nella stanza a fianco. I nostri brillanti futuri medici, già dottori ma non più del tutto umani, passano le loro giornate a cercare di trovare il modo di eludere la legge. Le leggi si sa, sono fatte per essere evase, e loro giocano a trovare modi sempre più complessi e meno comprensibili per uccidere, col segreto intento di superare in ingegno tutti gli altri patologi. Divertimenti inoffensivi, insomma. Roba da far pregare di non aver mai bisogno di un medico in tutta la vita.
Finchè un bel giorno la fidanzata di Ted, che per essere la compagna di un medico pare un pò troppo ingenua a mio avviso, piomba in città e si istalla in casa di lui. A questo punto sorgono una serie di problemi, il cui più semplice è spiegare la presenza di una pipa da crack sul comodino. E anche il fatto che i suoi amici si riuniscono di notte. O che la dottoressa Bath sembra un pò troppo amica del suo fidanzato. E infine che lui mica può pensare di passare fuori proprio tutte le sue notti?
Ovvio che ci saranno dei piccoli aggiustamenti allo stile di vita del nostro Ted, alcuni non proprio facili da gestire. Il dottor Gallo, ad esempio ha da ridire sul fatto che qualcuno voglia sul serio lasciare il suo club così esclusivo. E Ted dovrà fare delle scelte.
Scritto dai due autori di "Crank", "Pathology" aggiorna, senza troppe complicazioni il tema che era alla base dei due "Anatomy". Il senso di onnipotenza che prende i medici durante il tirocinio, che successivamente sarà sostituito da quello di impotenza tipica di chi ne ha viste troppe, è centrale in tutte e tre le pellicole. E le insinuazioni sulla natura oscura di chi sceglie la professione medica, rimestano con successo nelle angosce ancestrali, circa il potere attribuito a stregoni e sciamani fin dall'antichità. La regia ha una sua efficacia, anche se leggermente patinata, mentre la recitazione televisiva dei dottori è dovuta più che altro al fatto che essi vengono, appunto dalle serie tv degli ultimi anni. Uno da "Heroes", l'altra da "Streghe". Quindi, se non vi disturba troppo una certa fissità espressiva, godetevi pure questa variazione sul tema. E iniziate a pensare che sarà meglio non aver mai bisogno di un dottore.
Voto: 6
(Anna Maria Pelella)