Vacancy

Regia: Nimrod Antal
Cast: Kate Beckinsale, Kevin Dunigan, Andrew Fiscella, Dale Waddington Horowitz, Cary Wayne Moore, Kym Stys, Richie Varga, Frank Whaley
Produzione: USA
Anno: 2007
Durata: 80 minuti

TRAMA

David e Amy Fox, un coppia sull’orlo del divorzio, rimane in panne su una strada secondaria di notte, l’unica cosa da fare sembra essere quella di pernottare nel piccolo albergo là vicino. Una volta in camera, guardando un video inserito nel videoregistratore i due scoprono che quel film sembra girato nella stanza attualmente occupata da loro, e non si tratta di un film romantico.

RECENSIONE

Se c’è una cosa che i film horror dell’ultimo decennio ci hanno insegnato è che non è affatto prudente lasciare l’auto di notte, sia pure in panne; se poi nel raggio di dieci chilometri c’è solo un albergo, magari è meglio dormire per strada. Inoltre se per caso siete così temerari da entrare nell’albergo in questione, se appena varcate la porta sentite una donna urlare, magari è il caso di darsi alla fuga, ma se ancora non vi siete resi conto di essere finiti in un plot fatto con lo stampino ecco il tocco di innovazione: direttamente dal Giappone la videocassetta che è meglio lasciare nel videoregistratore, da non guardare in nessun caso. Non c’è nulla di questo filmetto per l’estate che possa motivarne la visione, non un guizzo di originalità, né un briciolo di tensione. La trama è quanto di più prevedibile si possa immaginare, la recitazione a voler essere gentili è minimale, laddove non addirittura caricaturale e penso ai killer, quelli che dovrebbero metter paura ma che fanno addirittura ridere.
La regia è piatta come non se ne vedevano da anni, insomma neanche un sapiente uso delle luci, magari una scopiazzatura da Lynch, o qualsiasi cosa possa elevare a dignità da cinema un esercizio di videocamera.
Tutto sommato se proprio non si ha nulla da fare si può vedere questo film come un esercizio di ovvietà, magari giocando con gli amici a prevedere la prossima scena e sfido chiunque a non immaginarne ogni singolo fotogramma.
Voto: 3
(Anna Maria Pelella)