La moglie di Frankenstein

Titolo originale: Bride of Frankenstein
Regia: James Whale
Cast: Colin Clive, E.E. Clive, Gavin Gordon, Valerie Hobson, Boris Karloff, Elsa Lanchester, Una O'Connor, Lucien Prival, Ernest Thesiger, Douglas Walton
Sceneggiatura: William Hurlbut
Pellicola: bianco e nero
Produzione: USA
Durata: 75 minuti

TRAMA

Dopo essersi salvata da un incendio, la creatura del dottor Frankenstein vaga senza meta nella boscaglia, braccata dalla popolazione.
Frankenstein ed Elisabeth, sua moglie, tentano di fuggire ma vengono raggiunti dal dottor Pretorius, studioso universitario che propone ad Henry Frankenstein di proseguire i suoi studi sulla vita artificiale, e di donare alla creatura una compagna, simile a lui.

RECENSIONE

Se è possibile, questa pellicola risulta migliore della precedente, "Frankenstein", sempre di James Whale, soprattutto per la rilevanza fondamentale che qui ha la creatura (Boris Karloff), sfuggita al suo destino ma inerme di fronte al mondo, che la vuole vedere morta.
La psicologia del mostro è delineata molto sottilmente, la sua ingenuità di fronte al male che non capisce, ma di cui è sempre accusato.
L’unica persona disposta ad aiutarlo, nel corso della vicenda, sarà un eremita non vedente...
Nel 1935 furono emesse due versioni di questo film: una, con l’introduzione in cui Elsa Lanchester interpreta Mary Shelley, intenta a scrivere il suo capolavoro, e l’altra inspiegabilmente priva della parte.
Ottime tutte le interpretazioni, con in evidenza quella di Ernest Thesiger, il malvagio dottor Pretorius.
Indimenticabile poi, il trucco della sposa della creatura, sempre interpretata da Elsa Lanchester, frutto della genialità del truccatore Jack Pierce.
Voto: 8,5
(Sara Palladino)